sabato 27 gennaio 2007
giovedì 25 gennaio 2007
ipse dixit. Louis I. Kahn
Amo gli inizi. Gli inizi mi riempiono di meraviglia.
Mi sono abituato a pensare in termini di silenzio e di luce.
Parlando della casa di L. Barragàn:
Mentre giravo per la sua casa, ho sentito il senso del termine “La Casa”: buona per lui e buona per chiunque in qualsiasi momento della vita. Essa vi dice che l’artista cera solo la verità e che ciò che è tradizionale o moderno non ha nessun senso per l’artista. […] Qualunque cosa accada nel corso contingente della sua vita, l’uomo lascia, come può prezioso residuo, una polvere d’oro che è l’essenza della sua natura. Questa polvere, se voi conoscete questa polvere e credete in essa e non nelle circostanze, allora siete davvero in contatto con lo spirito della tradizione. Può darsi allora che si possa dire che la tradizione è ciò che vi da i poteri dell’anticipazione, per cui sapete, quando create, che cosa resterà.
Mi sono abituato a pensare in termini di silenzio e di luce.
Parlando della casa di L. Barragàn:
Mentre giravo per la sua casa, ho sentito il senso del termine “La Casa”: buona per lui e buona per chiunque in qualsiasi momento della vita. Essa vi dice che l’artista cera solo la verità e che ciò che è tradizionale o moderno non ha nessun senso per l’artista. […] Qualunque cosa accada nel corso contingente della sua vita, l’uomo lascia, come può prezioso residuo, una polvere d’oro che è l’essenza della sua natura. Questa polvere, se voi conoscete questa polvere e credete in essa e non nelle circostanze, allora siete davvero in contatto con lo spirito della tradizione. Può darsi allora che si possa dire che la tradizione è ciò che vi da i poteri dell’anticipazione, per cui sapete, quando create, che cosa resterà.
lunedì 22 gennaio 2007
ipse dixit. Le Corbusier
Ozenfant a riguardo degli stabilimenti industriali.
Vi era –è vero- qui e là, sul coronamento […] qualche merlo, qualche frontone greco: l’ingegnere, o qualche architetto che passava vicino ai tavoli di progetto, aveva voluto “abbellire” il puro lavoro del tecnico: come fosse possibile abbellire un uovo! (l’uovo di Pasqua è un crimine contro natura)
Tentori-De Simone:
Sembra che Le Corbusier abbia riservato le sue curve urbanistiche al continente sudamericano e all’Africa. Viene allora in mente una affermazione che negli ambienti intellettuali brasiliani è abbastanza diffusa: Sud America e Africa non fanno parte dell’emisfero di Cartesio, appartengono all’emisfero anti-cartesiano, il quale si distingue, anche, per non essere separato dall’altro dalla linea diritta dell’Equatore, bensì da una linea sinuosa che, forse, comprende anche alcune contrade europee: Andalusìa, Sicilia…
Le Corbusier, Précisions sur un état présent de l’architecture et de l’urbanisme
Come gli oggetti osservati sul tavolo di un bistrot, attorno al quale
due o tre persone che hanno preso il caffè […] stanno facendo conversazione. La tavola è ancora coperta di bicchieri, di bottiglie, di piatti, l’oliera il sale, il pepe, i tovaglioli, i portatovaglioli, ecc. Considerate l’ordine fatale che mette ognuno di questi oggetti in rapporto con gli altri; ognuno d’essi è servito a qualcosa, sono stati scelti dalla mano dell’uno o dell’altro; le distanze che li separano sono la misura della vita. Si tratta di una composizione congegnata matematicamente; non vi si può trovare un errore, un vuoto un punto falso. Se un operatore cinematografico […] riprendesse in “primo piano” questa natura morta, noi avremo una testimonianza d’armonia pura. […] Io trovo in ciò che chiamo la “Casa degli uomini” queste stesse disposizioni fatali.
Le Corbusier. Le Corbusier lui-meme
Allora io dipingo per me stesso: la sera, e il week-end, dal sabato alle 14 alla domenica alle 20, per degli anni […] Lasciando gli affari, conquisto poco a poco delle ore per la pittura. Dal 1927, tutte le mattine dalle 8 alle 13 sono riservate a me stesso. […] Navi, treni, aeroplani, ore e giornate libere e più che libere: ore di distacco. Ore d’isolamento eccitanti, motrici, provocatrici, benedette per sentire e creare. […] Al di fuori delle durezze implacabili di questo mestiere di architetto, è una occasione di vedere, di stabilire dei contatti; è una rivincita dello spirito creativo, in una indipendenza totale […]. È un immenso beneficio quello i trovarsi di fronte a se stessi per aprire gli argini alle forze interiori, in questo caso personali, individuali senza restrizioni, intime ed esenti da pretesti ed obblighi […]. Ho lavorato per me stesso, avendo me come giudice, un giudice non compiacente.
Le Corbusier, Voyage d'Orient
Adoro l'eclettismo e spero di arrivare ad avere i capelli bianchi per dedicarmici completamente
Vi era –è vero- qui e là, sul coronamento […] qualche merlo, qualche frontone greco: l’ingegnere, o qualche architetto che passava vicino ai tavoli di progetto, aveva voluto “abbellire” il puro lavoro del tecnico: come fosse possibile abbellire un uovo! (l’uovo di Pasqua è un crimine contro natura)
Tentori-De Simone:
Sembra che Le Corbusier abbia riservato le sue curve urbanistiche al continente sudamericano e all’Africa. Viene allora in mente una affermazione che negli ambienti intellettuali brasiliani è abbastanza diffusa: Sud America e Africa non fanno parte dell’emisfero di Cartesio, appartengono all’emisfero anti-cartesiano, il quale si distingue, anche, per non essere separato dall’altro dalla linea diritta dell’Equatore, bensì da una linea sinuosa che, forse, comprende anche alcune contrade europee: Andalusìa, Sicilia…
Le Corbusier, Précisions sur un état présent de l’architecture et de l’urbanisme
Come gli oggetti osservati sul tavolo di un bistrot, attorno al quale
due o tre persone che hanno preso il caffè […] stanno facendo conversazione. La tavola è ancora coperta di bicchieri, di bottiglie, di piatti, l’oliera il sale, il pepe, i tovaglioli, i portatovaglioli, ecc. Considerate l’ordine fatale che mette ognuno di questi oggetti in rapporto con gli altri; ognuno d’essi è servito a qualcosa, sono stati scelti dalla mano dell’uno o dell’altro; le distanze che li separano sono la misura della vita. Si tratta di una composizione congegnata matematicamente; non vi si può trovare un errore, un vuoto un punto falso. Se un operatore cinematografico […] riprendesse in “primo piano” questa natura morta, noi avremo una testimonianza d’armonia pura. […] Io trovo in ciò che chiamo la “Casa degli uomini” queste stesse disposizioni fatali.
Le Corbusier. Le Corbusier lui-meme
Allora io dipingo per me stesso: la sera, e il week-end, dal sabato alle 14 alla domenica alle 20, per degli anni […] Lasciando gli affari, conquisto poco a poco delle ore per la pittura. Dal 1927, tutte le mattine dalle 8 alle 13 sono riservate a me stesso. […] Navi, treni, aeroplani, ore e giornate libere e più che libere: ore di distacco. Ore d’isolamento eccitanti, motrici, provocatrici, benedette per sentire e creare. […] Al di fuori delle durezze implacabili di questo mestiere di architetto, è una occasione di vedere, di stabilire dei contatti; è una rivincita dello spirito creativo, in una indipendenza totale […]. È un immenso beneficio quello i trovarsi di fronte a se stessi per aprire gli argini alle forze interiori, in questo caso personali, individuali senza restrizioni, intime ed esenti da pretesti ed obblighi […]. Ho lavorato per me stesso, avendo me come giudice, un giudice non compiacente.
Le Corbusier, Voyage d'Orient
Adoro l'eclettismo e spero di arrivare ad avere i capelli bianchi per dedicarmici completamente
sabato 20 gennaio 2007
domenica 7 gennaio 2007
ottenhofen
Ok. Siamo andati a Monaco. 7 giorni di assoluto spasso. Grazie mille a tutta la famiglia Brunnhuber per averci adottato in blocco.
Per chi conosce un po’ l’architettura fiorentina vediamo se trovate alcune analogie con la loggia, il palazzo e il porcellino qui sotto… ehehe
Estuvimos en Munich una semana y lo pasamos pipa. Pero pipa de verdad. Tenemos que hacer un monumento a toda la familia Brunnhuber que nos diò hospitalidad y calor humano. Que familia genial tienes tio!! Pues, chicos, hasta la proxima. Y a ver si conseguimos de hecer famoso el pueblo con nuestro grupo Ottenhofen Group Arkitekt
Per chi conosce un po’ l’architettura fiorentina vediamo se trovate alcune analogie con la loggia, il palazzo e il porcellino qui sotto… ehehe
Estuvimos en Munich una semana y lo pasamos pipa. Pero pipa de verdad. Tenemos que hacer un monumento a toda la familia Brunnhuber que nos diò hospitalidad y calor humano. Que familia genial tienes tio!! Pues, chicos, hasta la proxima. Y a ver si conseguimos de hecer famoso el pueblo con nuestro grupo Ottenhofen Group Arkitekt
venerdì 5 gennaio 2007
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