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venerdì 19 febbraio 2016

canzone dei dodici mesi




Viene Gennaio silenzioso e lieve
un fiume addormentato, fra le cui rive giace come neve
il mio corpo malato, il mio corpo malato.
Sono distese lungo la pianura
bianche file di campi, son come amanti dopo l'avventura
neri alberi stanchi, neri alberi stanchi

Viene Febbraio, e il mondo è a capo chino
ma nei convitti e in piazza lascia i dolori e vesti da Arlecchino,
il carnevale impazza, il carnevale impazza.
L'inverno è lungo ancora
ma nel cuore appare la speranza, nei primi giorni di malato sole
la primavera danza, la primavera danza.

Cantando Marzo porta le sue piogge
la nebbia squarcia il velo, porta la neve sciolta nelle rogge
il riso del disgelo, il riso del disgelo.
Riempi il bicchiere
e con l'inverno butta la penitenza vana, l'ala del tempo batte troppo in fretta,
la guardi, è già lontana, la guardi, è già lontana. 

O giorni, o mesi che andate sempre via
sempre simile a voi è questa vita mia. 
Diverso tutti gli anni, ma tutti gli anni uguale,
la mano di tarocchi che non sai mai giocare, che non sai mai giocare.

Con giorni lunghi al sonno dedicati 
il dolce Aprile viene. / Quali segreti scoprì in te il poeta 
che ti chiamò crudele / che ti chiamò crudele.
Ma nei tuoi giorni è bello addormentarsi
dopo fatto l'amore  / come la terra dorme 
nella notte dopo un giorno di sole / dopo un giorno di sole.

Ben venga Maggio e il gonfalone amico 
ben venga primavera, il nuovo amore getti via l'antico 
nell'ombra della sera, nell'ombra della sera.
Ben venga Maggio, ben venga la rosa 
che è dei poeti il fiore, mentre la canto con la mia chitarra
brindo a Cenne e a Folgore, brindo a Cenne e a Folgore.

Giugno, che sei maturità dell'anno
di te ringrazio Dio: in un tuo giorno, sotto al sole caldo
ci sono nato io, ci sono nato io.
E con le messi che hai fra le tue mani 
ci porti il tuo tesoro, con le tue spighe doni all'uomo il pane
alle femmine l'oro, alle femmine l'oro.

O giorni, o mesi che andate sempre via,
sempre simile a voi è questa vita mia. 
Diverso tutti gli anni, ma tutti gli anni uguale, 
la mano di tarocchi che non sai mai giocare, che non sai mai giocare.

Con giorni lunghi di colori chiari ecco Luglio, il leone, 
riposa, bevi e il mondo attorno appare 
come in una visione, come in una visione.
Non si lavora Agosto, nelle stanche tue lunghe oziose ore
mai come adesso è bello inebriarsi 
di vino e di calore, di vino e di calore.

Settembre è il mese del ripensamento 
sugli anni e sull'età, dopo l'estate porta il dono usato 
della perplessità, della perplessità.
Ti siedi e pensi e ricominci il gioco della tua identità, 
come scintille brucian nel tuo fuoco
le possibilità, le possibilità.

Non so se tutti hanno capito Ottobre la tua grande bellezza: 
nei tini grassi come pance piene 
prepari mosto e ebbrezza, prepari mosto e ebbrezza.
Lungo i miei monti, come uccelli tristi 
fuggono nubi pazze, lungo i miei monti colorati in rame 
fumano nubi basse, fumano nubi basse.

O giorni, o mesi che andate sempre via, 
sempre simile a voi è questa vita mia. 
Diverso tutti gli anni, e tutti gli anni uguale, 
la mano di tarocchi che non sai mai giocare, che non sai mai giocare.

Cala Novembre e le inquietanti nebbie gravi coprono gli orti, 
lungo i giardini consacrati al pianto 
si festeggiano i morti, si festeggiano i morti.
Cade la pioggia ed il tuo viso bagna di gocce di rugiada 
te pure, un giorno, cambierà la sorte 
in fango della strada, in fango della strada.

E mi addormento come in un letargo, Dicembre, alle tue porte, 
lungo i tuoi giorni con la mente spargo 
tristi semi di morte, tristi semi di morte.
Uomini e cose lasciano per terra esili ombre pigre, 
ma nei tuoi giorni dai profeti detti
nasce Cristo la tigre, nasce Cristo la tigre.

O giorni, o mesi che andate sempre via, 
sempre simile a voi è questa vita mia. 
Diverso tutti gli anni, ma tutti gli anni uguale, 
la mano di tarocchi che non sai mai giocare, che non sai mai giocare.

Canzone dei dodici mesi - Francesco Guccini

sabato 22 febbraio 2014

una oficina



Porque una casa sin ti es una oficina,
un teléfono ardiendo en la cabina,
una palmera
en el museo de cera,
un éxodo de oscuras golondrinas.

Y cuando vuelves hay fiesta
en la cocina
y bailes sin orquesta
y ramos de rosas con espinas


Y sin embargo, Joaquìn Sabina

martedì 10 settembre 2013

a un palmo di naso dalla tua pelle




Come un gruppo Metal
In un locale vuoto
Con due vecchi al bancone
Ti sentirai
Come un cecchino
Senza le munizioni
Al suo primo lavoro
Ti sentirai
Animale da ghiaccio ai tropici
Vegetariano costretto a tritare carne
Per campare…

Come quando
Sono a un palmo di naso
Dalla tua pelle
E non riesco a sfiorati
Non riesco a sfiorarti

Naufrago leghista
Salvato da un rumeno
Residente a Milano
Aspira polvere nel deserto
Un nuovo sospettato
In un caso già chiuso

Come quando
Sono a un palmo di naso
Dalla tua pelle
E non riesco a sfiorati
Non riesco a sfiorarti

La distruzione di un amore - Colapesce

domenica 9 giugno 2013

nothing arrived



I waited for something, and something died
So I waited for nothing, and nothing arrived

Villagers - Nothing arrived

martedì 4 giugno 2013

hablemos de lo que quieras, pero hablemos



hablemos de ruina y espina / hablemos de polvo y herida
de mi miedo a las alturas / lo que quieras pero hablemos
de todo menos del tiempo / que se escurre entre los dedos

hablemos para no oirnos / bebamos para no vernos
hablando pasan los dias / que nos quedan para irnos
yo al bucle de tu olvido / tu al redil de mis instintos
maldita dulzura la tuya / maldita dulzura la tuya
maldita dulzura la tuya

me hablas de ruina y espina / te clavas el polvo en la herida
me culpas de las alturas / que ves desde tus zapatos
no quieres hablar del tiempo / aunque este de nuestro lado


y hablas para no oirme / y bebes para no verme
yo callo y rio y bebo / no doy tregua ni consuelo
y no es por maldad lo juro / es que me divierte el juego
maldita dulzura la mia / maldita dulzura la mia
maldita dulzura la mia
maldita dulzura la nuestra

Vetusta Morla - Maldita dulzura

giovedì 13 dicembre 2012

era questa la felicità



il punto è che mi manca trovarti addormentato alla TV
cercarti fuori dalla chiesa
andare insieme a fare la spesa
le sigarette sul comodino, il cruciverba poco più in là
mica l'avevo capito che era quella la felicità

Brunori Sas - Bruno mio dove sei

martedì 2 ottobre 2012

di così - brunori sas



Che cos'è quest'ansia / Che mangia la pancia
Che cos'è che manca / Forse un conto in banca

E quello che voglio / È viverla meglio
Di così

Ho lasciato i sogni / Chiusi nell'armadio
Che dentro al cassetto / Non ci stanno più

Quello che voglio / È vivermi meglio
Quello che voglio / È vivermi meglio
È vivermi meglio / Di così 

giovedì 22 ottobre 2009

fountains of wayne – hey Julie


Working all day for a mean little man
With a clip-on tie and a rub-on tan
He's got me running 'round the office like a dog around a track
But when I get back home, you're always there to rub my back

Hey Julie,
Look what they're doing to me
Trying to trip me up
Trying to wear me down
Julie, I swear, it's so hard to bear it
And I'd never make it through without you around
No I'd never make it through without you around

Hours on the phone making pointless calls
I got a desk full of papers that means nothing at all
Sometimes I catch myself staring into space
Counting down the hours 'til I get to see your face

Hey Julie, …

How did it come to be
That you and I must be
Far away from each other every day?
Why must I spend my time
Filling up my mind
With facts and figures that never add up anyway?
They never add up anyway

Working all day for a mean little guy
With a bad toupee and a soup-stained tie
He's got me running 'round the office
Like a gerbil on a wheel
He can tell me what to do
But he can't tell me what to feel

Hey Julie,
Look what they're doing to me
Trying to trip me up
Trying to wear me down
Julie, I swear, it's so hard to bear it
And I'd never make it through without you around

martedì 24 marzo 2009

Enjoy the silence - Depeche Mode


Words like violence /Break the silence
Come crashing in /Into my little world
Painful to me /Pierce right through me
Can't you understand/ Oh my little girl

All I ever wanted /All I ever needed /Is here in my arms
Words are very unnecessary / They can only do harm

Vows are spoken /To be broken
Feelings are intense /Words are trivial
Pleasures remain /So does the pain
Words are meaningless /And forgettable

All I ever wanted /All I ever needed /Is here in my arms
Words are very unnecessary /They can only do harm

Enjoy the silence

giovedì 29 gennaio 2009

Lua – Bright eyes


I know that it is freezing, but I think we have to walk
I keep waving at the taxis, they keep turning their lights off
But Julie knows a party at some actor's West side loft
Supplies are endless in the evening by the morning they'll be gone

When everything is lonely I can be my own best friend
I'll get a coffee and the paper, have my own conversations
with the sidewalk and the pigeons and my window reflection
The mask I polish in the evening by the morning looks like shit

And I know you have a heavy heart, I can feel it when we kiss
So many men stronger than me have thrown their backs out trying to lift it
But me I'm not a gamble, you can count on me to split
The love I sell you in the evening by the morning won't exist

You're looking skinny like a model with your eyes all painted black
Just keep going to the bathroom, always say you'll be right back
Well, it takes one to know one, kid, I think you've got it bad
But what's so easy in the evening by the morning's such a drag

I got a flask inside my pocket, we can share it on the train
And if you promise to stay conscious I will try and do the same
We might die from medication, but we sure killed all the pain
But what was normal in the evening by the morning seems insane

And I'm not sure what the trouble was that started all of this
The reasons all have run away, but the feeling never did

It's not something I would recommend, but it is one way to live
Cause what is simple in the moonlight by the morning never is

It was so simple in the moonlight now it's so complicated
It was so simple in the moonlight, so simple in the moonlight
So simple in the moonlight...

sabato 22 novembre 2008

il paradiso


Il paradiso tu vivrai
se tu scopri quel che hai,
non ti accorgi che
io amo già te

La vita e' così
tu quando non hai
vuoi avere di più
e dopo che hai
ti accorgi che tu
fermarti non puoi
e vuoi quel che vuoi

La vita e' cosi,
tu adesso mi vuoi
soltanto perché
non cerco di te
ma io che lo so
ne soffro però ti dico di no

Il paradiso tu vivrai
se tu scopri quel che hai
,
non ti accorgi che
io amo già te

ascolta la canzone
(Battisti - Mogol)

sabato 16 agosto 2008

a te - jovanotti



A te che sei l’unica al mondo
L’unica ragione per arrivare fino in fondo
Ad ogni mio respiro
Quando ti guardo
Dopo un giorno pieno di parole
Senza che tu mi dica niente
Tutto si fa chiaro
A te che mi hai trovato
All’ angolo coi pugni chiusi
Con le mie spalle contro il muro
Pronto a difendermi
Con gli occhi bassi
Stavo in fila
Con i disillusi
Tu mi hai raccolto come un gatto
E mi hai portato con te
A te io canto una canzone
Perché non ho altro
Niente di meglio da offrirti
Di tutto quello che ho
Prendi il mio tempo
E la magia
Che con un solo salto
Ci fa volare dentro all’aria
Come bollicine
A te che sei
Semplicemente sei
Sostanza dei giorni miei
Sostanza dei giorni miei
A te che sei il mio grande amore
Ed il mio amore grande
A te che hai preso la mia vita
E ne hai fatto molto di più
A te che hai dato senso al tempo
Senza misurarlo
A te che sei il mio amore grande
Ed il mio grande amore
A te che io
Ti ho visto piangere nella mia mano
Fragile che potevo ucciderti
Stringendoti un po’
E poi ti ho visto
Con la forza di un aeroplano
Prendere in mano la tua vita
E trascinarla in salvo
A te che mi hai insegnato i sogni
E l’arte dell’avventura
A te che credi nel coraggio
E anche nella paura
A te che sei la miglior cosa
Che mi sia successa
A te che cambi tutti i giorni
E resti sempre la stessa
A te che sei
Semplicemente sei
Sostanza dei giorni miei
Sostanza dei sogni miei
A te che sei
Essenzialmente sei
Sostanza dei sogni miei
Sostanza dei giorni miei
A te che non ti piaci mai
E sei una meraviglia
Le forze della natura si concentrano in te
Che sei una roccia sei una pianta sei un uragano
Sei l’orizzonte che mi accoglie quando mi allontano
A te che sei l’unica amica
Che io posso avere
L’unico amore che vorrei
Se io non ti avessi con me
a te che hai reso la mia vita bella da morire, che riesci a render la fatica un immenso piacere,
a te che sei il mio grande amore ed il mio amore grande,
a te che hai preso la mia vita e ne hai fatto molto di più,
a te che hai dato senso al tempo senza misurarlo,
a te che sei il mio amore grande ed il mio grande amore,
a te che sei, semplicemente sei, sostanza dei giorni miei, sostanza dei sogni miei...
e a te che sei, semplicemente sei, compagna dei giorni miei...sostanza dei sogni...

sabato 2 agosto 2008

society - eddie vedder


Oh it's a mystery to me.
We have a greed, with which we have agreed...
and you think you have to want more than you need...
until you have it all, you won't be free.

Society, you're a crazy breed.
I hope you're not lonely, without me.

When you want more than you have, you think you need...
and when you think more then you want, your thoughts begin to bleed.
I think I need to find a bigger place...
cause when you have more than you think, you need more space.

Society, you're a crazy breed.
I hope you're not lonely, without me.
Society, crazy indeed...
I hope you're not lonely, without me.

There's those thinkin' more or less, less is more,
but if less is more, how you keepin' score?
It means for every point you make, your level drops.
Kinda like you're startin' from the top...
and you can't do that.

Society, you're a crazy breed.
I hope you're not lonely, without me.
Society, crazy indeed...
I hope you're not lonely, without me
Society, have mercy on me.
I hope you're not angry, if I disagree.
Society, crazy indeed.
I hope you're not lonely...without me.

Oh, è un mistero per me. Abbiamo un'ingordigia, che abbiamo accettato …e pensi di dover volere più di quanto hai bisogno … fino a che non avrai tutto, non sarai libero.
Società, sei una razza pazzesca. Spero che non ti senta sola, senza di me.
Quando vuoi più di quel che hai, pensi di aver bisogno… e quando pensi più di quel che vuoi, i tuoi pensieri cominciano a sanguinare. Penso di aver bisogno di trovare un posto più grande …perchè quando hai più di quel che pensi, hai bisogno di più spazio.

Società, sei una razza pazzesca. Spero che non ti senta sola, senza di me. Società, veramente pazzesca … Spero che non ti senta sola, senza di me.
C'è chi pensa più o meno che il meno sia, ma se il meno è più, come continuerai a segnare? Significa che per ogni punto che fai il tuo livello scende. Un po' come se stessi incominciando dalla cima …e non puoi farlo.

Società, sei una razza pazzesca. Spero che non ti senta sola, senza di me. Società, realmente pazzesca … Spero che non ti senta sola, senza di me. Società, abbi misericordia di me. Spero che non ti arrabbi, se non sono d'accordo. Società, pazzesca effettivamente. Spero che non ti senta sola … senza di me.


martedì 17 giugno 2008

donde habita el olvido - JS

Cuando se despertó,
no recordaba nada
de la noche anterior,
"demasiadas cervezas",
dijo, al ver mi cabeza,
al lado de la suya, en la almohada...
y la besé otra vez,
pero ya no era ayer,
sino mañana.

Y un insolente sol,
como un ladrón, entró
por la ventana.

El día que llegó
tenía ojeras malvas
y barro en el tacón,
desnudos, pero extraños,
nos vio, roto el engaño
de la noche, la cruda luz del alba.
Era la hora de huir
y se fue, sin decir:
"llámame un día".
Desde el balcón, la vi
perderse, en el trajín
de la Gran Vía.
Y la vida siguió,
como siguen las cosas que no
tienen mucho sentido
,
una vez me contó,
un amigo común, que la vio
donde habita el olvido.
La pupila archivó
un semáforo rojo,
una mochila, un peugeot
y aquellos ojos
miopes
y la sangre al galope
por mis venas
y una nube de arena
dentro del corazón
y esta racha de amor
sin apetito.
Los besos que perdí,
por no saber decir:
"te necesito".

Y la vida siguió,
como siguen las cosas que no
tienen mucho sentido,
una vez me contó,
un amigo común, que la vio
donde habita el olvido.

Quando si svegliò
non ricordava niente
della notte anteriore,
“troppe birre”,
disse, al vedere la mia testa,
a lato della sua, sul cuscino …
e la baciai un’altra volta,
però ormai non era ieri,
bensì domani (mattina).
E un sole insolente,
come un ladro, entrò
attraverso la finestra.
Il giorno in cui arrivò
aveva occhiaie color malva
e fango sul tacco,
nudi, ma estranei,
ci vide, rotto l’inganno
della notte, la cruda luce dell’alba.
Era l’ora di fuggire
E se ne andò, senza dire:
“chiamami un giorno”.
Dal balcone la vidi
perdersi nel viavai
della Gran Via.
E la vita andò avanti
come vanno avanti le cose
che non hanno molto senso,
una volta mi raccontò
un amico comune, che la vide
dove abita l'oblio.

La pupilla registrò
un semaforo rosso,
uno zaino, una Peugeot
e quegli occhi
miopi
e il sangue al galoppo
attraverso le mie vene
e una nube di sabbia
dentro il cuore
e questa serie di amori
senza appetito.
I baci che persi,
per non saper dire:
“ho bisogno di te”.
E la vita andò avanti
come vanno avanti le cose
che non hanno molto senso,
una volta mi raccontò
un amico comune, che la vide
dove abita l'oblio.

giovedì 12 giugno 2008

diego el cigala & bebo baldes - veinte años



¿Qué te importa que te ame
Si tú no me quieres ya?

El amor que ya ha pasado
No se debe recordar.
Fui la ilusión de tu vida
Un día lejano ya
Hoy represento al pasado
No me puedo conformar
Hoy represento al pasado
No me puedo conformar

Si las cosas que uno quiere
Se pudieran alcanzar
Tú me quisieras lo mismo
Que veinte años atrás.

Con qué tristeza miramos
Un amor que se nos va

Es un pedazo del
Alma que se arranca sin piedad.

sabato 24 maggio 2008

mi sento solo - gianmaria testa


Mi sento solo
Solo come quei balconi
Con le tapparelle abbassate
Abbandonati
Dove la pioggia cade
La sabbia si posa
Si posa la polvere
E che se avessero voce li sentiresti invocare gli uccelli
Se avessero mani li vedresti disegnarsi gerani e azalee

Aspetto come loro
Qualcuno che mi riapra

Pavimento da calpestare
Veicolo di luce
Altro non so immaginare

venerdì 16 maggio 2008

ultimo amore - capossela


Fresca era l'aria di giugno
e la notte sentiva l'estate arrivar
Tequila, Mariachi e Sangria
la fiesta invitava a bere e a ballar
lui curvo e curioso taceva
una storia d'amore cercava
guardava le donne degli altri
parlare e danzare

e quando la notte è ormai morta
gli uccelli sono soliti il giorno annunciar
le coppie abbracciate son prime
a lasciare la fiesta per andarsi ad amar
la pista ormai vuota restava
lui stanco e sudato aspettava
lei per scherzo girò la sua gonna
e si mise a danzar


lei aveva occhi tristi e beveva
volteggiava e rideva ma pareva soffrir
lui parlava stringeva ballava
guardava quegli occhi e provava a capire
disse son zoppo per amore
la donna mia m'ha spezzato il cuore
lei disse il cuore del mio amore
non batterà mai più

e dopo al profumo dei fossi
a lui parve in quegli occhi potere veder
lo stesso dolore che spezza le vene
che lascia sfiniti la sera

la luna altre stelle pregava
che l'alba imperiosa cacciava
lei raccolse la gonna spaziosa
e ormai persa ogni cosa
presto lo seguì


piangendo urlando e godendo
quella notte lei con lui si unì
spingendo, temendo e abbracciando quella notte
lui con lei capì
che non era avvizzito il suo cuore
e già dolce suonava il suo nome
sciolse il suo voto d'amore
e a lei si donò

poi d'estate bevendo e scherzando
una nuova stagione a lui parve venir
lui parlava inventava giocava
lei a volte ascoltava e si pareva divertir
ma giunta che era la sera
girata nel letto piangeva
pregava potere dal suo amore
riuscire a ritornare

un giorno al profumo dei fossi
lui invano aspettò di vederla arrivar
scendeva ormai il buio e trovava
soltanto la rabbia e il silenzio di sera
la luna altre stelle pregava
che l'alba imperiosa cacciava
restava l'angoscia soltanto
e il feroce rimpianto
per non vederla ritornar

il treno è un lampo infuocato
se si guarda impazziti il convoglio venir
un momento, un pensiero affannato
e la vita è rapita senza altro soffrir
la poteron riconoscere soltanto
dagli anelli bagnati dal suo pianto
il pianto di quell'ultimo suo amore
dovuto abbandonar

lui non disse una sola parola
no, non dalla sua gola un sospiro fuggì
i gendarmi son bruschi nei modi
se da questi episodi non han da ricavar
così resto solo a ricordare
il liquore pareva mai finire
e dentro quel vetro rivide
una notte d'amor

quando dopo al profumo dei fossi
a lui parve in quegli occhi potere veder
lo stesso dolore che spezza le vene
che lascia sfiniti la sera
la luna altre stelle pregava
che l'alba imperiosa cacciava
a lui restò solo il rancore
per quel breve suo amore
che mai dimenticò


lunedì 28 aprile 2008

starman - meteore



There's a starman waiting in the sky
He'd like to come and meet us
But he thinks he'd blow our minds
There's a starman waiting in the sky
He's told us not to blow it
Cause he knows it's all worthwhile

He told me:
Let the children lose it
Let the children use it
Let all the children boogie

lunedì 24 marzo 2008

a la orilla de la chimenea



Puedo ponerme cursi y decir
que tus labios me saben igual que los labios
que beso en mis sueños,

puedo ponerme triste y decir
que me basta con ser tu enemigo, tu todo, tu esclavo,
tu fiebre, tu dueño

y si quieres también,
puedo ser tu estación y tu tren,
tu mal y tu bien,
tu pan y tu vino,
tu pecado, tu dios, tu asesino…

o tal vez esa sombra
que se tumba a tu lado en la alfombra,
a la orilla de la chimenea,
a esperar que suba la marea.


Puedo ponerme humilde y decir
que no soy el mejor, que me falta valor
para atarte a mi cama,

puedo ponerme digno y decir
"toma mi dirección, cuando te hartes de amores
baratos de un rato, me llamas"


y si quieres también,
puedo ser tu trapecio y tu red,
tu adiós y tu ven,
tu manta y tu frío,
tu resaca, tu lunes, tu hastío...

o tal vez ese viento
que te arranca del aburrimiento
y te deja abrazada una duda,
en mitad de la calle y desnuda,


y si quieres también,
puedo ser tu abogado y tu juez,
tu miedo y tu fe ,
tu noche y tu día,
tu rencor, tu porqué, y tu agionía...

o tal vez esa sombra
que se tumba a tu lado en la alfombra,
a la orilla de la chimenea,
a esperar que suba la marea.

domenica 24 febbraio 2008

4 marzo 1943

video

Dice che era un bell'uomo e veniva
veniva dal mare
Parlava un'altra lingua però sapeva amare
E quel giorno lui prese a mia madre
sopra un bel prato
L'ora più dolce prima di essere ammazzato

Così lei restò sola nella stanza
la stanza sul porto
con l'unico vestito
ogni giorno più corto
E benché non sapesse il nome
e neppure il paese
mi aspettò come un dono d'amore
fino dal primo mese

Compiva sedici anni quel giorno la mia mamma
le strofe di taverna
le cantò a ninna nanna
e stringendomi al petto che sapeva
sapeva di mare
giocava a far la donna
con il bimbo da fasciare

E forse fu per gioco
o forse per amore
che mi volle chiamare
come Nostro Signore
Della sua breve vita il ricordo
il ricordo più grosso
è tutto in questo nome
che io mi porto addosso

E ancora adesso che gioco a carte e bevo vino
per la gente del porto mi chiamo
Gesù Bambino

E ancora adesso che gioco a carte e bevo vino
per la gente del porto mi chiamo
Gesù Bambino

E ancora adesso che gioco a carte e bevo vino
per la gente del porto mi chiamo
Gesù Bambino