La notte non ha proprietari se non chi la percorre.
Cappuccio calato sulla testa nel freddo umido della periferia che si trasforma in campagna. Parole che lacerano il silenzio oscuro e camminano intorno a noi. L’umidità fa il nido sui miei occhiali e trasforma i riflessi della strada bagnata in paillettes colorate.
Un torrente silenzioso scorre al bordo della strada mentre intorno l’odore di terra e freddo aumenta. E ricordo. Ricordo via Boccaccio e i suoi ritorni notturni. Le serate in riva al Mugnone. Le mattine gelate e nebbiose fino in facoltà, una leggerezza che forse non è mai esistita, ma che pervade sempre tutti i miei ricordi. Come una menzogna profumata cui voglio credere
Cappuccio calato sulla testa nel freddo umido della periferia che si trasforma in campagna. Parole che lacerano il silenzio oscuro e camminano intorno a noi. L’umidità fa il nido sui miei occhiali e trasforma i riflessi della strada bagnata in paillettes colorate.
Un torrente silenzioso scorre al bordo della strada mentre intorno l’odore di terra e freddo aumenta. E ricordo. Ricordo via Boccaccio e i suoi ritorni notturni. Le serate in riva al Mugnone. Le mattine gelate e nebbiose fino in facoltà, una leggerezza che forse non è mai esistita, ma che pervade sempre tutti i miei ricordi. Come una menzogna profumata cui voglio credere
Nessun commento:
Posta un commento