Prendere la macchina, incontrarsi, e volare verso il mare. Sbagliar strada, perdersi nel fuso di terra tra la zona industriale, il canale e la ferrovia. Prendere il traghetto per 10 metri e riderne. Finire in spiaggia, dove centinaia di giovani ballano la loro contentezza stagionale. Tornare a casa e pranzare a mezzanotte con una pizza surgelata. Svegliarsi ed accudire i propri figli come un pensionato. Inforcare la bici e perdersi trai colli. Scoprirsi a pensare che ogni città, vista sufficientemente da lontano, è bella ed affascinante. Come succede quando vedi la terra dall’aereo. Come succede quando vedi la costa dal mare. Come succede quando pensi a te stesso anni fa. Mettere le cassettine della scuola nello stereo ed ascoltare gli Smashing. Affacciarsi e vedere uno squarcio di cielo stellato, mentre le facciate degli edifici intorno sono pallidi di luna. Pensare all’orto come una porzione di mondo pura e salva, un’isola franca.
lunedì 30 maggio 2011
mercoledì 25 maggio 2011
3x2
sabato 21 maggio 2011
altalena
giovedì 19 maggio 2011
antidoto
giovedì 12 maggio 2011
l'ombelico
Si vede che poi deve succedere.
Che la vita all’improvviso non ti appartenga più.
Pensavi di averla lì, raccolta con cura tra quattro mura. E invece un mattino ti svegli, apri gli occhi e non c’è più.
Sulla parete, di fianco al letto, uno squarcio si apre rivelando la piana come una ferita.
Silenzio
Chissà dov’è andata. Chissà dov’è fuggita.
Eppure le volevo bene.
Ti stringi alle coperte e a quella nebbia, che è tutto ciò che ti è rimasto.
venerdì 6 maggio 2011
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