Quanto lo irritava il circondario, in questo periodo dell'anno.
Non perché ci fosse troppa folla (le folle erano riposanti) e non perchè il
Natale fosse diventato, cosa di cui ogni sciocco poteva avvedersi, un selvaggio
esercizio di sfruttamento commerciale (sotto questo aspetto, che differenza
c'era con le altre festività laiche e religiose della nostra società?). Era
l'atmosfera di divertimento coatto a essere così deprimente, e a far montare
tutt'intorno a lui una corrente palpabile di panico e disperazione repressa. A
Natale la gente non sopporta di essere infelice. In qualunque altro periodo
dell'anno passi, ma se sono infelici a Natale sanno nel profondo del cuore di
essere infelici in modo insanabile. Segni di questa malinconica verità erano su
tutte le facce altrui.
giovedì 21 gennaio 2016
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