Il succo poi è questo. Un vuoto arginato da una cornice. Non c’è molto di più.
Una finestra è l’emblema della casa. Un confine che argina lo spazio, quasi che fosse questo, lo spazio, a sorreggere la materialità dei suoi confini. Paradossale, no? Ciò che definisce la casa è il suo essere vuota all’interno, chè altrimenti non ci sarebbe possibilità di movimento, di vita, al suo interno. E, quindi, non ci sarebbe casa. Come se la separazione di un vuoto dal resto del vuoto lo definisse in maniera differente.
Non vedi come, in fondo, tutti noi siamo finestre? Cornici di varia foggia e grandezza, ma tutte determinate dal paesaggio che racchiudono dentro. È una questione di prospettive. Per conoscere una finestra spesso bisogna conoscere ciò che essa cela, da cui ci divide.
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