domenica 2 giugno 2013

e forse non avremo niente



Se esistesse un sindacato della vita probabilmente a questo punto sarebbe sceso in piazza con tutti gli stendardi e i megafoni a disposizione a protestare contro l'ingiustizia della storia che ci vede senza prospettiva, figli di quelli che non avevano quasi niente ed hanno costruito tutto, condannati ai sensi di colpa perchè noi siamo nati con tutto e forse non avremo niente.
O forse nemmeno questo, visto che in fondo siamo solo dei bamboccioni viziati, e la nostra storia probabilmente non sta simpatica a nessuno, visto che suona così poco eroica ed idealista.
Ma in fondo chi lo dice che la bellezza, il valore ed il piacere della vita si debbano misurare necessariamente secondo questi parametri?
Chi lo dice che dobbiamo essere della stessa felicità anni 50, e che non esista un altro tipo di soddisfazione, nascosta da qualche parte, nella vita?

Pastro

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