venerdì 29 agosto 2008

castelli di rabbia - alessandro baricco


- Sai una cosa Dann?, alla fine quanto tutto sarà finito non ci sarà nessuno da queste parti che avrà messo insieme tante puttanate come te.
- Non finirà niente, Andresson.
- Oh sì che finirà … e tu te ne starai lì, con una sfilza di errori addosso che nemmeno te l’immagini …
- Cosa dici, Andersson?
- Dico … vorrei dirti … non smetterla mai. […]
Tu non sei come gli altri, Dann, tu fai delle cose, tante cose, e ne immagini ancora della altre ed è come se non ti bastasse una vita sola per farcele stare tutte. Io non so … a me la vita sembrava già così difficile … sembrava già un’impresa viverla e basta. Ma tu … tu sembra che devi vincerla, la vita, come se fosse una sfida … sembra che devi stravincerla … una cosa del genere. Una roba strana. E' un po’ come fare tante bocce di cristallo … e grandi … prima o poi te ne scoppia qualcuna … e a te chissà quante te ne sono già scoppiate, e quante te ne scoppieranno ……. Però … […]
Però quando la gente ti dirà che hai sbagliato … e avrai errori dappertutto dietro la schiena, fottitene. Ricordatene. Devi fottertene. Tutte le bocce di cristallo che avrai rotto erano solo vita … non sono quelli gli errori … quella è vita … e la vita vera magari è proprio quella che si spacca, quella vita su cento che alla fine si spacca ……. io questo l’ho capito, che il mondo è pieno di gente che gira con in tasca le sue piccole biglie di vetro …. le sue piccole tristi biglie infrangibili …. e allora tu non smetterla mai di soffiare nelle tue sfere di cristallo … sono belle, a me è piaciuto guardarle, per tutto il tempo che ti sono stato vicino … ci si vede dentro tanta di quella roba … è una cosa che ti mette l’allegria addosso … non smetterla mai … e se un giorno scoppieranno anche quella sarà vita, a modo suo … meravigliosa vita.

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