giovedì 11 dicembre 2008

dal mio muretto


Ci sono giorni in cui pensi che qualcuno stia bombardando la tua vita. Non perché la tua, precisamente, stia andando a pezzi, ma perché a farlo sono quelle dei tuoi amici. E li vedi crollare, lì intorno a te.
Oggi era uno di quei giorni.
Buum!
Uno dopo l’altro, notizie dal fronte che arrivano tramite telefono o msn.
I caduti oggi sono stati numerosi, comandante.
Mi domando se sono io che porto sfiga.
E allora mi appoggio al mio muretto, prendo fiato, e raccolgo i pezzetti.

2 commenti:

steppa alpina ha detto...

Un muretto lì pronto, adeguato, è indispensabile.
Alla sua costruzione o demolizione, operiamo quotidianamente, comunque, volenti o nolenti.
La speranza è che sia adeguato al bisogno.

Amélie ha detto...

che bel nome.
che sia adeguato e in buona compagnia
a presto