Una tendina canadese, pochi viveri, neanche un libro, o musica. Fare a meno di tutto è una cosa che aiuta – niente come l’indigenza può portarti vicino alla verità.
Essa affiora in noi nella forma di una battaglia – siamo contro, siamo differenti, siamo dei pazzi. Ci fa schifo ciò che piace agli altri, ed è per noi prezioso quanto gli altri disprezzano. Inutile dire che ciò ci galvanizza.
Quindi mi è chiaro che non morirò mai – se non in gesti passeggeri e in momenti dimenticabili.
2 commenti:
Sai cosa? Gli oggetti e i possessi ci ovattano, attutiscono le percezioni dell'anima. Certo non parlo di libri o di musica...ma la perfezione, la solidità che ci assicura contro gli urti della vita. Facciamo il vaccino per (contro?) l'esistenza; certo non sono immune dal borghesismo, ma quello che mi auguro, avendo o non avendo, è di capire il bisogno nello sguardo di chi mi sta accanto, cogliere il guizzo di una domanda silente, o il velo di una malinconia che desidera un abbraccio. Che sia l'essenziale? Quali sono i tuoi gesti passeggeri e dimenticabili?
morire in momenti dimenticabili. tutto ciò che non vale la pena. anche se è surfando sulla pelle di una voluta superficialità che le cose acquistano brivido.. troppa serietà uccide
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