A volte sono uno specchio. Una superficie riflettente sulla quale ognuno può riconoscere se stesso.
Adeguo il mio agire a quello che la gente si aspetta, mi travesto da ciò che mi immaginano essere.
Allegria, spensieratezza, ironia, profondità, professionalità, noia.
Non è per piaggeria, mancanza di carattere o superficialità. No, tutt’altro.
I camaleonti l’hanno capito tanti anni fa. Non è per compiacere la natura che si mimetizzano. È per nascondere se stessi dall’invadenza del mondo; per tenere alla larga chi dentro il nucleo duro e fragile non deve entrare.
In fondo è ancora un modo per fare della solitudine la propria arma di difesa.
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