La montagna domina un piccolo bacino, circondata da un dedalo di gole e valli. Su di un avvallamento del terreno, poco sotto la cima, sta la tenda, riparata dal forte vento che preannuncia tempesta.
Al suo interno un ragazzo polacco sta usando il suo iPhone per connettersi a internet e chiamare, tramite skype, la sua ragazza statunitense, originaria di Taiwan, che lavora a Kyoto.
Penso a questa assurda combinazione di locale e globale, tradizionale e moderno, e sorrido.
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