giovedì 21 marzo 2013

confetti



È un pulcino, ristretta dagli anni. I capelli ricci si son fatti radi, il naso un becco rosato.
- Come stai?, le chiedono.
Stranamente non risponde canonicamente, non sfoggia un protocollo di vuoti convenevoli.
- Mi manca, dice.
- Ancora?
- Mi mancherà sempre, risponde.
Non c'è pateticità nella sua voce, nè desiderio di ricevere compassione. C'è l'evidenza di un fatto, inopinabile.
- Voi l'avete conosciuto. Non si può dimenticare un uomo come lui.
Lo sguardo fermo non indugia. La voce non chiede altro che di crederle, senza cerimoniali sentimentali.

E in quella frase c'erano tutti i libri del mondo, dall'inizio fino alla fine dei tempi.
Compreso questo.

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