Alzo gli occhi roventi dal monitor e li appoggio sulla finestra. Fatico perfino a mettere a fuoco cosa c’è oltre il balcone, a una distanza che non sia quella di un 15 pollici. A quanto pare fuori è arrivata un’altra stagione.
Rinchiuso e recluso nella mia cella personale, come un monaco o un carcerato, non ricordo quando è stata l’ultima volta che ho messo il naso fuori da questa casa. Il sole fa il suo mestiere, là fuori, facendo girare i fogli sul calendario. Sulla mia scrivania la luce da tavolo rende eterno il tempo del lavoro, come un perenne flusso di impegno. Sono riuscito ad azzerare le funzioni vitali, biologiche e sociali. La sensazione di stanchezza e di fame, di freddo e di socialità.
È incredibile come la decisione (e una buona dose di incoscienza di sé o miopia) riesca a cambiare quello che sembra indispensabile, come il cervello riesca a disporre del fisico, delle sue necessità e desideri.
Ti fa sentire quasi onnipotente, il poter disporre della macchina del tuo corpo fino ai suoi limiti estremi. E, volendo, anche un po’ più in là.
Rinchiuso e recluso nella mia cella personale, come un monaco o un carcerato, non ricordo quando è stata l’ultima volta che ho messo il naso fuori da questa casa. Il sole fa il suo mestiere, là fuori, facendo girare i fogli sul calendario. Sulla mia scrivania la luce da tavolo rende eterno il tempo del lavoro, come un perenne flusso di impegno. Sono riuscito ad azzerare le funzioni vitali, biologiche e sociali. La sensazione di stanchezza e di fame, di freddo e di socialità.
È incredibile come la decisione (e una buona dose di incoscienza di sé o miopia) riesca a cambiare quello che sembra indispensabile, come il cervello riesca a disporre del fisico, delle sue necessità e desideri.
Ti fa sentire quasi onnipotente, il poter disporre della macchina del tuo corpo fino ai suoi limiti estremi. E, volendo, anche un po’ più in là.
Finchè non crolla. Il cervello o il fisico.
2 commenti:
cambiare la propria mente implica sempre veder cambiare anche la propria fisiologia?
credo che vivere nella propria mente cambi il nostro modo di (non)vederci. il nostro relazionarci col mondo. e quindi la nostra fisiologia, sì
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