lunedì 23 gennaio 2012

fuori rotta


E anche ora, che riemergi dal passato come un futuro che non sono stato, che mi racconti di anni trascorsi a migliaia di chilometri da me. Anche ora, che l'affetto non si è spento e mai accennerà a farlo, ripulito e reso eterno dal ricordo, dalla distanza, dalla lingua. Anche ora che mi parli di chi ha lasciato tutto per trovare se stesso.
Anche ora che son felice come un bambino (per un istante)
non posso fare a meno di pensare che questa non sia la mia vita. Che questa non sia la mia città, i miei amici, il mio lavoro. Che questo non sia io.
Perso da qualche parte, smarrito a qualche confine, abbandonato in qualche deposito bagagli. A urlare, dall'alto di qualche montagna, per richiamare a me il mio corpo che si trascina per i portici di questa città.

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