mercoledì 11 marzo 2009

utopia del tempo libero


Non sono più la natura o la strada che costituiscono luoghi di divertimento popolare ma la televisione poiché, per la maggioranza delle popolazioni che abitano nelle città, il consumo visivo della natura esige dai più poveri spostamenti onerosi. Poiché gli spettacoli della televisione sono gratuiti, il loro consumo è senza limite, e il fatto che essi non implichino sforzo personale o collettivo dà loro un vantaggio enorme rispetto alle altre attività pubbliche gratuite che richiedono sforzi intellettuali. […] La diffusione massiccia dello spettacolo attraverso la televisione […] fa una grande concorrenza alle attività socializzanti.
[…] Non si tratta di rimpiangere il passato ma capire che non è per mancanza di tempo che gli individui non socializzano e restano solitari: è perché le tecniche ludiche disponibili esercitano la loro attrattiva sulle scelte individuali. Perché inventare e dar prova di spirito creativo quando un prodotto dà a domicilio l’illusione di vivere con il mondo?
[…] Uno spettacolo alla televisione è gratuito; un concerto, un posto al cinema, al teatro, un posto in uno stadio sono inaccessibili per coloro che hanno i redditi pià bassi poiché il mercato è il più efficace sistema di selezione del divertimento.
(Daniel Mothé – L’utopia del tempo libero)

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