domenica 28 giugno 2009

solco


Forse è l’aria, che questa notte soffia leggera e fresca a portare sollievo alla pelle, sotto le maglie.
Forse i grilli, che sento festeggiare in coro nei campi della periferia.
Forse l’ebbrezza mentale, e non ancora fisica, di sentire sempre più mia questa frangia di mondo, di sapere che qualcuno mi aspetta nel centro di questa città.
Forse è il tempo, che passando muto attraverso delusioni e lotte silenti, si traccia un solco dietro. Un’incisione che sancisce la differenza tra il parassita del mondo e il suo cittadino.
Forse sono io. Qualunque sia la ragione stasera mi sento non più turista, ma abitante.

7 commenti:

Ben ha detto...

erano mesi che non passavo di qua... Ben

Amélie ha detto...

Ben-tornata

ben ha detto...

eh eh

agne ha detto...

mi hanno detto che quando un paio di scarpe si ritrova appeso ad un filo, allora significa che il suo proprietario ha smesso di camminare su questo mondo. metaforico. sarà che anche la nostra amelie turista ha smesso di camminare..

Amélie ha detto...

non hai idea di quanto questo, forse, sarà vero nel futuro..

agne ha detto...

no. ma tu ce l'hai?

Amélie ha detto...

ora un po' di +