- Quindi pensi di tornare in patria, prima o poi.
Lui mi guarda fisso negli occhi, e mi risponde tranquillo, senza un attimo di incertezza.
Intorno al tavolo si incrociano varie lingue, dando vita a musiche diverse. La colombiana che racconta del suo master in diritto penale a Bologna, l’infermiera di Jaen in vacanza, il turco che dopo l’Inghilterra e la Grecia si è stanziato in Andalusia, il mio ex-compagno d’appartamento di Granada, le ragazze pugliesi, la mia compagna d’appartamento iraniana che discute sulle sorti del suo Paese. Le voci si rincorrono sull’assolo dei Doors.
È allora che guardo gli occhi scuri e i capelli rasati del ragazzo turco e gli chiedo se pensa di tornare in patria, prima o poi.
- Non ho nessun dubbio. Voglio morire nella mia terra.
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