lunedì 28 aprile 2008

sere d'estate dimenticate


La luce artificiale dei lampioni penetra a scaglie rischiarando l’ordine confuso della stanza. Mentre le ore della mattina continuano a correre sull’orologio della cucina, sdraiati sul divano in una notte di festa torniamo ad essere quello che non siamo mai stati. Torno a ridere a battute che sanno di normalità. Torno a godere della presenza di chi non ho scelto ma comunque c’è.
Poi, nei letti, le parole si affievoliscono e si spengono.
Con quella giovinezza di un passato che non è il mio.

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