domenica 20 aprile 2008

gioia


A volte pianifichiamo le giornate con cura (anche la routine ha le sue regole). Organizziamo la normalità di una giornata qualunque e puntiamo la sveglia. Riposiamo il sonno dei tranquilli, di chi non ha imprevisti davanti a sé.
A volte ci addormentiamo sapendo che l’indomani sarà un giorno come ieri, coi suoi alti e i suoi bassi. Aspettiamo il risveglio con la stessa noncuranza con cui ci siamo addormentati. Ed il risveglio, puntualmente, arriva.

A volte poi succede che la vita non ci sta.
E decide di cambiare i nostri piani senza avvisarci, nel mondo di latte che precede la sveglia.
Accettare quello che ci porta è un rischio. Il rischio dell’imprevedibile accadere del mondo. Dell’esplosione della nostra quotidianità e la rivincita dello straordinario.

Io, quella mattina, lessi il messaggio e decisi di cambiare con gioia la normalità della mia giornata.

2 commenti:

agne ha detto...

qual'era il messaggio salvifico?
a volte penso che parli di me quando tu parli.
e penso che se hai evitato le foto di quel giorno lo hai fatto solo per me.
ma è solo il mio egoismo egocentrico che, essendo routine, è la regola della mia vita.
accettare è il problema, ora.

Amélie ha detto...

ti stupirebbe la banalità con cui si presenta il cambiamento. non c'era nulla dentro quel sms.
ma forse c'era qualcosa dentro di me che aspettava, e che in quel momento suonò.