Le basse
volte in mattoni a vista, mangiati dal tempo. Un freddo ipogeo leggermente
scaldato dagli avventori del bar. Qualche tavolino, tazze di tè, un piattino
con delle crêpes, un pezzo di
torta. Il mio zaino da montagna anni ottanta appoggiato alla sedia. E noi che
ci scaldiamo al fuoco della tua nuova idea.
Los metasasenados.
Una serie di omicidi ideali, di soppressioni di vecchie consuetudini, e per
ognuna una canzone. Il tuo nuovo nome, il logo. E comporre dalla vetrata di una
sauna che affaccia sulle viscere del mare arenate nella periferia isolana di
Stoccolma.
È pomeriggio.
È notte. E qua sotto, due rampe di scale al di sotto della Västerlånggatan, nel
quartiere vecchio, il tempo si è scordato di noi.
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