A volte pianifichiamo le giornate con cura (anche la routine ha le sue regole). Organizziamo la normalità di una giornata qualunque e puntiamo la sveglia. Riposiamo il sonno dei tranquilli, di chi non ha imprevisti davanti a sé.
A volte ci addormentiamo sapendo che l’indomani sarà un giorno come ieri, coi suoi alti e i suoi bassi. Aspettiamo il risveglio con la stessa noncuranza con cui ci siamo addormentati. Ed il risveglio, puntualmente, arriva.
A volte poi succede che la vita non ci sta.
E decide di cambiare i nostri piani senza avvisarci, nel mondo di latte che precede la sveglia.
Accettare quello che ci porta è un rischio. Il rischio dell’imprevedibile accadere del mondo. Dell’esplosione della nostra quotidianità e la rivincita dello straordinario.
Io, quella mattina, lessi il messaggio e decisi di cambiare con gioia la normalità della mia giornata.
A volte ci addormentiamo sapendo che l’indomani sarà un giorno come ieri, coi suoi alti e i suoi bassi. Aspettiamo il risveglio con la stessa noncuranza con cui ci siamo addormentati. Ed il risveglio, puntualmente, arriva.
A volte poi succede che la vita non ci sta.
E decide di cambiare i nostri piani senza avvisarci, nel mondo di latte che precede la sveglia.
Accettare quello che ci porta è un rischio. Il rischio dell’imprevedibile accadere del mondo. Dell’esplosione della nostra quotidianità e la rivincita dello straordinario.
Io, quella mattina, lessi il messaggio e decisi di cambiare con gioia la normalità della mia giornata.
2 commenti:
qual'era il messaggio salvifico?
a volte penso che parli di me quando tu parli.
e penso che se hai evitato le foto di quel giorno lo hai fatto solo per me.
ma è solo il mio egoismo egocentrico che, essendo routine, è la regola della mia vita.
accettare è il problema, ora.
ti stupirebbe la banalità con cui si presenta il cambiamento. non c'era nulla dentro quel sms.
ma forse c'era qualcosa dentro di me che aspettava, e che in quel momento suonò.
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