domenica 7 agosto 2011

trame-n


Ci sono milioni di fili. Intrecciati a creare una trama, una superficie, una base. Corrono regolari e immutabili gli uni sotto gli altri, onde sinuose di una geometria perfetta e rigida. E poi ci sono i fili d’oro, che viaggiano all’interno della trama con libertà e grazia, facendo del tappeto un’opera d’arte o un oggetto di consumo.

Ci sono milioni di case. Edifici, residenze, appartamenti, che si stendono indefinitamente sul territorio della città. Omogenee nella loro assoluta mancanza di qualità e prevedibilità, costituiscono il tessuto urbano. È solo all’interno di una città creata a questo modo che possono trovar posto le grandi opere delle piazze, dei mercati, delle cattedrali.

E poi ci sono milioni, miliardi di vite. Esistenze inutili e ripetitive, monotone, banali, assurdamente prevedibili, che tracciano la trama della storia umana. Ed è all’interno di questa quotidiana nullità, di questo frustrante “esistere” che nuotano, come pesci d’argento, i geni, gli uomini di talento, di intelletto, gli uomini capaci di distinguere la storia tra lo scorrere imperturbabile di una sequenza animale e le più alte vette dell’Umanità.

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