mercoledì 28 novembre 2007

domestica


"Una delle caratteristiche dell'Uomo moderno, in tutto il mondo, [...] è il fatto di vivere in pubblico. Trascorre la maggior parte del suo tempo in spazi pubblici. Suole mangiare sempre fuori casa. Si serve dell'ora del pranzo per discorrere di affari e della cena per mangiare e vedere gente. [...] Durante le vacanze, le ore libere si trascorrono nei club notturni [...] siamo generalmente attorniati da sconosciuti, persone estranee alla nostra famiglia. In poche parole, utilizziamo i momenti che potremmo dedicare al piacere per comunicare con il mondo esterno mediante la radio e la televisione [e internet]" (Luis Barragàn)
Case di vetro, piazze, webcam. Grande Fratello. Blog.
Sembra che non siamo più capaci di vivere senza una risonanza quanto meno extraurbana. Quasi che la dimensione delle nostre gesta e dei nostri gesti dipenda dal numero di persone che giungeranno a conoscerle.
Una volta si scrivevano diari, e l’animo si appagava nell’esprimersi nel segreto di alcune pagine. Ora gli stessi pensieri viaggiano a ritmo di tastiera e volano nel web. Ora i diari si chiamano Blog. E la cifra del loro essere utili sembra sancito dal numero di passaggi o dal numero di commenti.
Forse è l’ennesimo segno di una crisi d’identità che colpisce il nostro secolo, dai nostri padri fino a noi. Il sintomo di un non saper stare con noi stessi. Il tentativo di guadagnare gli altri prima del sottoscritto.

1 commento:

lophelia ha detto...

nel passaggio dal diario privato al blog c'è comunque un'esposizione al confronto, all'elemento "altro", che può aiutare una maturazione se gli si dà ascolto. Saranno deliri narcisistici ma se non altro non solipsistici!