lunedì 24 settembre 2012

il sostegno




Arrivo al Sostegno dei Landi, rallento e comincio a camminare. La corsa, in fondo, non era altro che una scusa. La casa di manovra è un edificio fatiscente del secolo scorso con semplici modanature in mattone a vista, affiancato da quel che resta di un'ex-cartiera. Doveva avere una sua dignità, una volta, mentre ora le gronde sono divorate dall'ossido, le tegole rotte o scomparse. Risalendo il canale noto un signore che vanga il piccolo triangolo di terra che si trova tra il sentiero ed il Canalazzo. Poco più avanti c'è un ragazzo, probabilmente un gitano, che è entrato in una recinzione ed ora salta tutto contento su di un gigantesco tappeto elastico. Passo sotto il cavalcavia della tangenziale. Qui i resti di un'umanità reietta non sono neppure occultati. Trai grandi piloni di sostegno si trovano materassi, carrelli, vestiti e su di tutto ciò campeggia un grande murales: il mondo è ammalato. Stretti tra le sponde del maleodorante canale ed i piloni, a contatto con tutti gli animali che lo abitano, per tetto la tangenziale, qui "risiedono" almeno un paio di persone. Dall'altra parte del Navile una recinzione circoscrive un campo con alcuni furgoni parcheggiati ed i segni, anche qui, di una vita nomade. Proseguo lentamente, mentre sciami di zanzare banchettano amabilmente su di me. Passato il cavalcavia un profumo di uva e di mosto mi pervade. Sull'altra sponda si trova, malconcia, una vigna. In poco tempo arrivo al Sostegno dei Torreggiani, ormai in rovina. Continuo a costeggiare i due canali, uno dei quali ormai non è altro che un letto in secca ricoperto di vegetazione. Arrivo ad un ristorante, da Sandro sul Navile. Incredibile come anche oggi i camerieri preparino i tavoli, i cuochi cucinino, ed il padrone del locale si aggiri cercando di assicurare un minimo di decoro a questa casa gettata su queste acque che profumano di fogna. Gli asciugamani e le tovaglie stese ad un filo ancorato tra due alberi, a pochi centimetri dalla selva di giunchi che ha preso il posto del piccolo canale, mi ricordano scene in bianco e nero da inizio secolo.

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