martedì 5 maggio 2009

monasterio de los jeronimos




A lato della torre di Belem, baluardo difensivo sulla foce del fiume Tago, sorge il Monasterio de los Jerònimos. L’esuberanza decorativa gotica pervade la facciata del complesso, scandita dalle ombre delle varie forze che modificano la superficie della pietra fino a farla divenire vibrante e viva, in continua tensione verso il cielo e il bello.
Ma è il chiostro che da solo vale il viaggio nella capitale.
Pilastri che perdono progressivamente consistenza tramutandosi in colonne, pinnacchi, contrafforti, decorazioni, cielo. Archi e colonne agili e snelli a sostenere mezzelune d’aria. Nervature che si duplicano, moltiplicano, disegnando un reticolo stellato sulle volte di pietra.
E tutto, come in questa città dall’animo povero e semplice, è realizzato con la stessa pietra. Dalle decorazioni alle strutture, dalle pareti ai parapetti, dalle volte alle croci.
La maniera di conciliare il minimalismo con l’esplosione decorativa-strutturale gotica.

1 commento:

iri ha detto...

che nostalgia pazzesca!!
anzi, che saudade!!
fatti sentire
un bacione