venerdì 8 maggio 2009

vita di periferia



La periferia è il ritorno all’origine.
Campi di polvere, vecchini nei bar, palloni che rotolano sul cemento. Assenza totale del parassita del secolo: il turista.
E ancora una volta, questa notte i miei piedi mi riaccompagnano cavallerescamente a casa, attraversando queste arterie di cemento, questa calura estiva nella notte sivigliana. Imparo le distanze, scopro anfratti, mi addentro in piazzette abbandonate, parchi trasandati, spazi pubblici residuali. Scopro ciò che la velocità dei trasporti ci occulta, ciò che sta dentro al guscio edilizio della città. I soggiorni illuminati, i bar con le pareti in ceramica colorata, gli antri scuri degli androni. I profumi di peperoni verdi fritti, di tortilla, di chorizo. Mentre musiche tamarre sfrecciano a lato la periferia emette il suo respiro profondo alle luci del tramonto.

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