domenica 24 maggio 2009

quando non se ne può fare a meno


Questo a me piace. Essere un’ombra priva di peso.
Camminare per casa, a luci spente nella notte, col solo bagliore che trapela dall’esterno come guida. Sentire le pareti sotto le mie dita, percepire ad orecchio la vicinanza degli oggetti. Sentire il brusìo della notte scorrere intorno a me, i secondi cadere dall’orologio della sala. Prepararmi da mangiare quando non c’è nessuno, quando non esiste un tempo, quando non c’è niente da fare. Trasformare ogni cosa in un rituale, ampliare i gesti, dilatarli, annegare i minuti. Tracciare scie, in silenzio, ascoltandomi. Sedermi sul divano e guardare il mondo in cinemascope, attraverso la finestra, guardare la facciata anonima e cadaverica di un edificio di periferia. Non fare il minimo rumore, danzare al ritmo del respiro, riempire le orecchie di nulla.
Questo a me piace. La solitudine, dolce e confortante.
E la compagnia, quando non se ne può fare a meno.

1 commento:

Cattivo Maestro ha detto...

ammiro e condivido!