L'aria è
calda nel primo pomeriggio domenicale. Le strade vuote, nuvole di pollini si
sollevano per poi tornare a terra. In questa afa embrionale ci trasciniamo per
la ChinaTown bolognese ed entriamo in un bar. Mentre aspettiamo il nostro caffè
ci diamo un'occhiata intorno. Una signora non proprio anziana, tiene una
piccola bimba dalla faccia lunare sulle sue gambe. Non la culla, non ci gioca,
non le parla. Semplicemente la tiene in grembo. Un gruppo di giovani seduti al
tavolo fuori stanno giocando a mahjong. Ribaltano grandi tessere che somigliano
a quelle del domino e le spostano. Alle mie spalle un accento napoletano
discute con un accento cinese.
Per la
signora in qualche giorno dovremmo riuscire ad avere tutti i documenti - afferma
serenamente la Campania.
D'accordo, e
invece come facciamo per la ragazza ed i suoi figli? - si informa l'altro.
Lecito o no,
non lo sapremo mai. Ma sembravano tanto due mafie che si davano una mano.
Nessun commento:
Posta un commento