mercoledì 19 marzo 2008

notte prima


Seduto su un letto che non è mio preparo il mio addio, mentre il mondo dorme. Svuoto cassetti e mensole. Cestino ricordi.
Viaggio leggero, mi dico, e non ho bisogno di materia per sapere cosa mi porto via da questa città.
I ragazzi intanto dormono, nel meritato sonno dei lavoratori che li cullerà fino all'indomani.
Su questo letto, alla luce sulfurea dell'ennesima notte fluorescente, levo gli ultimi ormeggi, riempio la valigia e svuoto il cuore.
Chissà chi decise, un giorno, che tutto quello che si perde diventa improvvisamente importante e dolce. Che tutto quanto è lontano dalla vita-qui è desiderabile e romantico.

Nessun commento: