Volevo il movimento, non una esistenza quieta. Volevo l'emozione, il pericolo, la possibilità di sacrificare qualcosa al mio amore. Avvertivo dentro di me una sovrabbondanza di energia che non trovava sfogo in una vita tranquilla. Lev Tolstoj - La felicità familiare
non so se sia più commovente essere seduti di fianco ad un biduo di majores in giubbottino di renna, che scelgono come loro panchina uno degli angoli più tranquilli e densi della ciutad o essere fotografati e sentirsi bene sotto l'occhio discreto di un amico, in una posa naturale, sfiorati dal sole delle 5. poi si parte di nuovo. e ci si ritrova. grazie di tutto.
2 commenti:
non so se sia più commovente essere seduti di fianco ad un biduo di majores in giubbottino di renna, che scelgono come loro panchina uno degli angoli più tranquilli e densi della ciutad o essere fotografati e sentirsi bene sotto l'occhio discreto di un amico, in una posa naturale, sfiorati dal sole delle 5.
poi si parte di nuovo. e ci si ritrova. grazie di tutto.
è vero
si parte per ritrovarsi
come se ci fossimo nascosti da qualche parte
lontano da noi
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