domenica 27 luglio 2008

tortilla flat - steinbeck


Due galloni sono molto da bere, anche per due paisanos. Ecco come si possono graduare, agli effetti spirituali, le fiasche: due dita sotto il collo della prima, conversazione concentrata; due dita più sotto, mestizia di dolci ricordi; tre dita ancora più sotto, pensieri di vecchi amori felici; un dito più sotto, pensieri di amori infelici; fondo della fiasca, tristezza in ogni senso; due dita sotto il collo della seconda fiasca, disperazione nera; due dita più sotto ancora, canto di morte; altre due dita più sotto canto di morte e dannazione. Da questo punto in poi inutile graduare; nulla vi è di certo e può accadere qualunque cosa.

Egli, peraltro, non era cieco, come molti santi lo sono, al male che c’è nelle cose buone. E non aspirava a diventare un santo. Nel fare il bene si contentava, per tutta ricompensa, della gioia stessa di farlo, e della beatitudine che sempre deriva da un adempimento di fraternità umana.

- Che c’è, Danny?
- Niente.
- Stai male?
- No.
- Che cosa ti fa allora così triste?
- Non lo so – Danny disse – È solo questione che non ho voglia di niente.
- Chiamiamo un dottore?
- Mica sono malato.

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