domenica 14 novembre 2010

riduca la velocità


E così via. Piccoli inutili drammi quotidiani che rotolano sui fogli del calendario, giorno dopo giorno. Finesettimana che si alternano come parentesi di lucidità e allegria, troppo corti e costretti per essere realmente liberi.

E poi, inevitabile come il libro dopo il prologo, arriva il danno. Come se tutta questa polvere alzata non fosse stato altro che un’introduzione al disastro vero. Alla mattanza morale.

E ci si domanda se prima, quando tutte le inezie eran nell’aria, pulviscolo cosmico araldo di cataclismi futuri, non era il caso di ripulirli. Di spolverare un po’ questa vita prima che ci desse l’allergia.

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