Abbiamo
lasciato il temporale alle nostre spalle, ma per poco. Attraversiamo campi e
campi di granturco quasi pronto per il raccolto e ci fermiamo in una grande
stazione di benzina in mezzo alla piana.
È lì,
sospesi in quest'aria elettrica, con i biondi campi a scuotersi contro lo
sfondo tetro della tempesta incombente, le antiquate insegne in latta del
benzinaio, il vento a raffiche che ci spettina i capelli - è qui che vorrei
essere realmente capace di fotografare. Per raccontare quello che le parole non
riescono ad esprimere.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento