Mura possenti ci circondano. Pareti come madri ci
abbracciano, massicce, tonde, morbide. È nel ventre della terra, in stanze
quadrate, sotto coni che allattano il nostro spirito; tra nicchie che
nascondono l'inessenziale, sulla pelle di intonaci illuminati dall'ultimo sole,
è qui che ritroviamo noi stessi, egoisti schizofrenici dalle manie
esistenziali.
È qui, su pavimenti lisciati dai decenni, circondati da campi a perdita d'occhio, da alberi che danno ombra e frutti, da qui fino al lungo orizzonte; è qui, nel tempo che è antico ed il clima è amico, che noi ritroviamo, finalmente, noi stessi.
È qui, su pavimenti lisciati dai decenni, circondati da campi a perdita d'occhio, da alberi che danno ombra e frutti, da qui fino al lungo orizzonte; è qui, nel tempo che è antico ed il clima è amico, che noi ritroviamo, finalmente, noi stessi.
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