martedì 10 settembre 2013

lubiana - giorno 1



Alziamo gli occhi, passeggiando per il centro di Lubiana - asburgico oltre ogni nostra previsione, tetti spioventi a costeggiare il corso, strade ordinate ed intonaci come nuovi - locali ispirati all'Italia, al Messico, gallerie d'arte seminate lungo la salita che porta al castello, sù, in cima alla collina - giardini e parchi a trapuntare la trama cittadina, stretta tra la collina della fortezza e lo sterminato parco Tivoli - un fiume che scorre placido tra le sponde murate e le balaustre pompose, influenzato anch'esso dal rigore dell'antico Impero - l'impressione che tutto sia fin troppo preciso e ordinato, la sensazione di stare dentro una di quelle sfere di cristallo in cui città in miniatura sono racchiuse, splendide e senza macchia, folcloristiche fino all'eccesso, in attesa che qualcuno le scuota e che, finalmente, nevichi.
Alziamo gli occhi, passeggiando per il centro, e gioiamo per il grappolo di scarpe appese ai cavi della luce. Proprio quello che desideravamo. Un abbozzo di neve ad agosto.

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