Parcheggiamo
su Beogradski kej, attraversiamo la strada e ci sediamo cavalcioni sull'argine.
Davanti a noi scorre placido il Danubio nel suo letto ampio, rigirandosi silenzioso
in questo sabato mattina d'agosto. Estraiamo piano le paste dal sacchetto ed
assaporiamo la vista della fortezza sulla sponda opposta.
Costruita già
prima dell'arrivo dei Romani, la fortificazione si erge a pochi passi dal fiume
su di un improvviso rilievo, dominando il borgo asburgico che sorge ai suoi
piedi e la città che venne successivamente costruita sulla sponda opposta per
ospitare la popolazione ortodossa, ossia la vera Novi Sad, Città Nuova. Infiliamo
una scala che si insinua nella terra e sbuchiamo nella parte austriaca, ancora
cinta da mura. Tetti a falda spioventi, bow-windows, scrostate insegne di bar, inquietanti
simboli del potere.
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