Mi alzo
abbastanza presto, tutto sommato. In camera sono rimasti solo un paio di
ragazzi. Vado verso la cucina che pullula di gente più o meno sveglia che si
prepara la colazione. Io vago un po' in tondo, per orientarmi. La stanza è larga quasi quattro metri con il piano della cucina su tre dei quattro
lati. Il lavello, ovviamente, sotto la finestra. Il piano è disseminato
ordinatamente di pan carrè, marmellate, miele, burro, succo, latte, cereali, bollitori,
tostapane, tazze, piatti, tutto gentilmente offerto dalla casa. Mi metto in
coda, silenzioso, e mi preparo le mie fette di toast e mi siedo ad uno dei due
tavoli che stanno al centro della stanza. La gente si divide, chi sui tavoli,
chi sul piano cucina, chi esce dalla portafinestra e fa colazione al
sole.
Mentre persevero
nel mio stato catatonico sento dall'altro tavolo parlare spagnolo. Ci sono due ragazze, capelli castani lunghi, che stanno guardando
su un portatile da dieci pollici gli autobus per andare verso Galway. Noi veniamo
da Galway dico, nel caso avessero bisogno di qualche informazione sugli
ostelli.
Le ragazze
hanno poco più di vent'anni. Finita la scuola hanno deciso di venire in Irlanda
per qualche anno. Cosa fanno? Baby-sitter. Stanno in famiglia, imparano un po'
di inglese e nel frattempo, appena possono, girano il Paese. Ironizzo sul solito
vero clichè degli italiani e spagnoli come peggiori parlatori di inglese in
Europa. Mi confermano di aver avuto molti problemi, soprattutto all'inizio. Ma ora
sono tranquille, e dopo un anno tutto si è perfettamente sistemato.
Nel frattempo
Lompa passa dietro di me in silenzio. La faccia non è delle migliori e la
colazione a base di Maalox. Le sette pinte di ieri notte han lasciato il segno. Direi che stamattina non se ne parla di mettersi al volante. Scendiamo verso il paese, che
scopriamo essere semplicemente un addensarsi delle case che stanno sulla via
principale, prima del porto. Scendiamo a fare quattro passi lungo gli scogli,
lastre di pietra erose dall'acqua e dalla salsedine. Ci godiamo il tepore di
questo sole irlandese mentre di fronte a noi continuano a passare i traghetti
che fanno la spola tra Doolin e le Aran.
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