Il pavimento è soffice, ricoperto da una moquette a motivi
floreali. Al di sopra uno spettacolo di blu e luce. Oltre ventunmila piastrelle
in ceramica turchese incorniciano archi, cupole e le duecentosessanta finestre.
L'immenso, maestoso e semplice lampadario cala dalla cupola fino a rasentare le
teste dei fedeli. Un acre aroma di piedi di turisti (che ovviamente non
indugiano in abluzioni purificatrici prima di entrare in questi luoghi) si
spande e ci segue.
Anzi.
Forse sono proprio io.
Anzi.
Forse sono proprio io.
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