sabato 27 aprile 2013

cisterna della basilica - day 3



Infiliamo la scala e cominciamo a scendere. L'aria si fa umida e fresca, qualche goccia comincia a cadere dai soffitti sulle nostre teste. Arrivati in fondo ci si para innanzi una foresta di oltre trecento colonne alte nove metri, illuminate scenograficamente dal basso. Fusti e capitelli sono di varia provenienza, riciclati come si usava fare all'epoca. La Cisterna della Basilica, infatti, fu costruita nel VI secolo e raccoglieva le acque di uno dei più lunghi acquedotti dell'era romana. Passeggiamo tra le colonne come in una sorta di bosco di pietra, sentendoci per un attimo creature di un mondo fantastico. Sotto i nastri delle passerelle l'acqua è perfettamente trasparente e si vedono i numerosi e corpulenti pesci nuotare tranquilli. Verso il fondo dell'ampio salone vi sono due colonne alquanto singolari. Il basamento è costituito da giganteschi dadi sui quali è incisa a bassorilievo la testa della Medusa. Alquanto curioso, considerato che si trovavano in uno spazio ipogeo, privo di illuminazione ed al di sotto del livello dell'acqua.

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