sabato 19 gennaio 2008

stabilità


I 4000 giri della mia punto. I 15000 della moto che non ho mai avuto. Le pieghe in scooter. La piadina il venerdì sera. Schermo, dvd e divano. La colazione. I pranzi fuori e le cene dentro. Il fine settimana in famiglia.
Attraversando Passeig de Gràcia mi vengono in mente tutte le comodità che fan parte di una vita stabile. E mi accorgo di non averne affatto bisogno ed il fatto che il ricordo mi sia venuto così improvviso e inopportuno è sintomo di quanto non ne abbia sentito la mancanza finora.
Tutto è nuovo qui. Si impara da qualsiasi cosa, ogni ritaglio di città sorprende. È adrenalina. È aria che corre e io un aquilone. Tutto è brivido e novità e, finalmente, sembra di non fare in tempo ad annoiarsi.
Mi lascio quasi travolgere dai tanti impulsi, godendo nel vederli scompigliare i tanti granelli della clessidra della mia vita, e contemplandoli mentre ricadono in nuove e improbabili traiettorie
Eppure quando l’ebbrezza della brezza si calma un po’, quando il fisico si abitua a stare lassù in cima, mi viene da guardare alla clessidra e a cercare di scoprire se, nonostante tutto quel vento, trai granellini riesco a scoprire qualche immagine. Un disegno o una pace.

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